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Subfornitori, al via la riscossa


Alleanze e nuove tecnologie per vincere sul mercato

La subfornitura del settore metalmeccanico arranca ma non demorde. E si organizza in reti di imprese per puntare sulle nuove tecnologie e innalzare la competitività.
La riscossa parte da Parma dove domani si apre, fino al 1°aprile, l’edizione 2006 del salone internazionale della subfornitura meccanica e Mec-Spe, una fiera internazionale della meccanica specializzata. Nel corso della manifestazione avrà luogo la seconda giornata del subfornitore, promossa da Cna produzione in collaborazione con la rivista Subfornitura News.


L’iniziativa vedrà la premiazione delle 10 imprese nazionali che più delle altre si sono distinte per prassi gestionali adottate e risultati raggiunti e quindi considerate eccellenti.
Le aziende premiate sono: Rotak di Priolo Gargallo (Sr), I.C.O.S. di Forlì (Fc), Fontanesi-Bertoli di Fornovo di Taro (Pr), Fonderia Taroni di Alfonsine (Ra), CRM Engineering srl di S.Salvo (Ch), Officina Meccanica Travetti Alberto & C. di Arcisate (Va), Serraino di Argelato (Bo), Alberti Umberto di Saronno (Va), F.I.M., di Minerbio (Bo) e officina Meccanica Art di Modena.


Queste imprese sono state riconosciute come le migliori dopo un confronto condotto dall’università statale di Milano e da Cna con 2.869 aziende a livello nazionale, basato su un’analisi del loro posizionamento competitivo, organizzazione, gestione del personale, qualità e performance economico-finanziarie.
Si tratta di aziende che testimoniano come le imprese subfornitrici italiane e dell’Emilia Romagna, regione di punta del comparto, si stanno ponendo nella condizione di recuperare le posizioni perdute.



Artigianato lombardo, nove aziende varesine conquistano il marchio di qualità della Regione


Un marchio di qualità per l’artigianato. Ci sono anche nove imprese varesine tra le 86 che ieri hanno ricevuto il riconoscimento da parte della Regione Lombardia. Si tratta di piccole aziende che ora potranno utilizzare il marchio “Artigianato Lombardo” per affermare i loro prodotti sul mercato nazionale e internazionale.
Le aziende artigianali rappresentano una fibra essenziale del tessuto economico della nostra regione. Spesso piccole, flessibili, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, esportano in mezzo mondo. Eppure sono poco conosciute. L’obiettivo del marchio “Artigianato Lombardo” è proprio quello di comunicare la qualità rendendo immediatamente riconoscibile il prodotto artigianato lombardo. 


Le nove aziende varesine sono la Deplano Mariolino (abbigliamento), Intini Dario (imbianchino), Mg elettrica (impianti elettrici), Icsa di Giacomelli Bruno (restauro), Confezioni Gieffe di Tonoli Carla & C. (confezione maglieria), officina meccanica Travetti Alberto, Lait di Ballarin Ernesto (lavorazione imballaggi trasparenti), Cosmel (costruzioni meccaniche), Tessilnova di Ghezzo Enrichetto (produzione tessuti). 


“E’ un primo passo importante di collaborazione con l’assessorato all’Artigianato - spiega Mario Deplano, titolare di una delle aziende che ha ottenuto il marchio e consigliere della Unione piccoli imbrenditori (Upi) - Finalmente abbiamo un interlocutore con cui dialogare. Ora bisogna sfruttare al meglio questa opportunità per un settore, quello dell’artigianato, che finora è stato relegato in una nicchia”.
Il marchio “Artigianato Lombardo” è stato sollecitato dalle associazioni di categoria e voluto dalla Regione:

"La capacità produttiva, lo spirito imprenditoriale e la competenza professionale del comparto artigianato costituiscono una ricchezza fondamentale per lo sviluppo economico della Lombardia - ha detto l’assessore regionale all’Artigianato Massimo Corsaro - Da questa considerazione è nata la volontà di ideare un simbolo capace di garantire al mercato l’immediato riscontro di un sicuro riferimento di qualità. Da oggi questo marchio sarà un ulteriore supporto nella fase di commercializzazione e internazionalizzazione dei prodotti e dei servizi delle aziende lombarde per puntare non solo all’aumento della capacità produttiva com’è avvenuto negli ultimi tempi ma anche all’aumento di assorbimento di manodopera”.

Nel progetto sono state coinvolte le principali associazioni di categoria: Confartigianato, Cna, Casa, Claai (di cui fa parte l’Upi) a cui va aggiunto il contributo del Centro lombardo per lo sviluppo tecnologico e produttivo delle piccole e medie imprese (Cestec).


Dal punto di vista grafico, il marchio è circolare: al centro una lettera “A”, intrecciata al simbolo della Regione. La presentazione ufficiale del marchio è avvenuta un anno fa e da allora sono circa 200 le imprese che hanno fatto richiesta del riconoscimento. Ieri ne sono stati riconosciute 86 di cui 20 milanesi, 13 pavesi, 14 comasche, 10 bresciane, 8 quelle bergamasche, 4 lodigiane, 3 valtellinesi, 2 cremonesi, 2 mantovane e una sola di Lecco.